Mimmo Sarchiapone è nato a Pescara nel 1931 ed attualmente vive e lavora a Montesilvano. Quando inizia a “giocare” con pennelli e colori è un ragazzino di 14 anni, la guerra e il periodo della liberazione sono appena passati. Sono di quell’epoca alcuni piccoli quadretti ad olio che portano le date fra il 1944 e il 1950, piccoli quadretti di pochi centimetri ciascuno, che di per sé destano incredulità e stupore perché rivelano una maturità che di solito non si riconosce ad un ragazzo. Porta ancora i calzoncini corti quando è felice di caricarsi sulle spalle il pesante cavalletto da campagna della pittrice Isabella Ardente, per la incontenibile gioia di vederla dipingere dal vero per rubarle i segreti della tavolozza.
Dopo la prematura scomparsa della pittrice frequenta lo studio dello scultore Vicentino Michetti, al quale porta sovente in visione i propri lavori ricevendo consigli e suggerimenti. Quando nel 1951 consegue il diploma di maturità, ha in testa precise informazioni artistiche, ma anche idee chiare sulla vita: trovare un lavoro. Arriva l’impiego e con esso la conseguente rinuncia ai sogni artistici. Nel 1966 si trasferisce a Firenze.
Affascinato dalla città e dall’ambiente artistico, ritrova pennelli e colori e torna a disegnare e dipingere, partecipando a mostre e concorsi a carattere nazionale e internazionale. Nel 1970 è invitato alla 1° edizione del Premio Mazzacurati di Teramo. È presente al 3° e 4° Salone Culturelle C.F.P. di Parigi nel 1973 e 1974. È invitato nel 1974 alla 4ª Rassegna “Brunellesco” di Firenze. Mentre prende parte attiva alla vita artistica fiorentina, frequenta il Corso Triennale di Tecnica della Incisione presso l’Accademia Cappiello di Firenze. Conosce Paolo Tarchiani, maestro calcografico presso l’Istituto d’Arte di Firenze, ne frequenta la Bottega di via Giusti ed apprende tutti i segreti e le tecniche dell’arte della stampa con torchio a mano. Sono anni di serio studio, seguito con impegno e disciplina.
Consegue il Diploma dell’Accademia assistito da una disponibilità grafica di rara potenza, e l’emozione delle prime incisioni determineranno una scelta artistica che lo condurranno ad un graduale distacco dalla pittura ad olio per privilegiare sempre più l’attività della incisione e stampa calcografica. Saltuariamente frequenta a Urbino lo studio di Leonardo Castellani dal quale apprende la tecnica dell’incisione a linee parallele (senza incroci) ammirandone i risultati che applicherà per un certo periodo di tempo ai suoi primi lavori, dedicati alle “fioriture”.
Nell’aprile del 1981 (poco tempo prima della morte del Maestro) riceve in dono una copia del volume “Opera-Grafica 1928/1973”. Intanto nella nuova casa di via Dante a Bologna (dove si è trasferito nel 1978 dopo il matrimonio con Lalla Rivalta), attrezza lo studio installandovi il torchio a stella per la stampa. In questa città conosce il critico d’arte Mauro Donini che gli farà da guida nell’intricato mondo dell’arte. Aderisce alla F.I.L.P.I. e al Circolo Artistico di Bologna dove conosce O. Mario Martinelli, scrittore poeta e critico d’arte. Da questo momento si dedica con particolare cura all’attività grafica di cui diventa uno dei più attivi e appassionati esponenti. Nascono così centinaia di lastre incise in acquaforte, acquatinta, punta secca e in tecnica mista, e mentre la tecnica generale continuamente si affina, l’artista continua a scavare all’interno del procedimento tecnico nell’intento di scoprire ulteriori possibilità. Sfidando le rigorose regole della tecnica incisoria realizza una tecnica mista della incisione a colori su lastra unica.
Nasce così un nuovo periodo, quello che Mimmo Sarchiapone ama chiamare “gli intonaci di Bologna” poiché nelle calde intonazioni nei “muri” dei vicoli di questa città ha trovato una felice ispirazione. Da questa nuova vena artistica e da quella successiva delle acqueforti ispirate a Castellani e dedicate alle “fioriture” prende il via la felice stagione dei successi concretizzati in brillanti affermazioni e riconoscimenti in rassegne, concorsi e in numerose mostre personali e collettive in diverse città italiane e all’estero. Nel 1988 tra le manifestazioni patrocinate dal comune di Pescara per le celebrazioni del 50° anniversario della morte di Gabriele d’Annunzio trova significativa collocazione nella casa natale del poeta, una sua mostra di 25 acqueforti realizzate per l’occasione come puntigliosa traduzione grafica di vecchie foto d’epoca raccolte negli anni 30 da Pasquale De Antonis fotogra
La mostra, con catalogo firmato dal critico letterario Renato Minore, trasferita poi al Museo del Vittoriale di Gardone Riviera, vi è rimasta in permanenza. Nel 1993 fra le manifestazioni patrocinate dal Comune di Ortona per la celebrazione del 50° Anniversario della Liberazione della città, il comitato dell’associazione “Progetti Farnesiani” gli affida l’incarico di realizzare, nelle sale del Palazzo Farnese, una mostra dal titolo “Gente di Ortona”, per ricordare il dramma vissuto da quella popolazione durante la lunga battaglia dell’ultima guerra. Tutte le opere di questa mostra, acquistate dal Comune di Ortona, sono ora collocate nel Sacrario delle vittime civili a perenne ricordo del sacrificio di quella gente. Rimasto vedovo nel 1995, dopo 30 anni di lontananza ritorna in Abruzzo, sua terra natale. Nel 1997, a cura del Comune di Pescara, nella ricorrenza del 70° Anniversario della nascita della Provincia di Pescara, realizza nelle sale del Museo Civico Cascella una mostra di 26 incisioni e disegni dal titolo “Pescara e la sua Provincia”, con catalogo a firma del poeta Giuseppe Rosato. Nello stesso anno è invitato a partecipare al Concorso Internazionale ex Libris “Liuteria nel Mezzogiorno” organizzato dall’lSMEZ e dall’Istituto Nazionale Tostiano. Nel 1998 l’Accademia Pascoliana lo invita a realizzare una mostra dedicata a Giovanni Pascoli a S. Mauro Pascoli, paese natale del poeta. Nello stesso anno è invitato dalla Fondazione del Museo delle Tradizioni e Arti Contadine di Picciano (Pe) a realizzare una mostra dal titolo “Gente d’Abruzzo”, con opere grafiche ispirate a scene di vita contadina. Dette opere trasferite a Santarcangelo di Romagna hanno costituito il corpus per una esposizione nel Museo Etnografico Gente di Romagna. Nell’anno 2000 è invitato alla 1ª Biennale Internazionale di Grafica di Francavilla al Mare per il “Giubileo del Nuovo Millennio” ed è segnalato dalla giuria per l’opera “Canto Libero”. Invitato nel 2003 dal Comune di Pescara al Concorso “Ex Libris Arte sacra”, vince il 4° Premio Acquisto.
Nello stesso anno è inserito nel Progetto “15 Artisti, la città e la scuola” organizzato dal Comune di Pescara con la collocazione nelle scuole della città delle opere donate. È sempre dello stesso anno l’invito alla mostra organizzata dalla rivista d’arte “Oggi e Domani” per il 30° Anniversario della Fondazione. Invitato nel 2006 dal Comune di Francavilla al Mare alla 4ª Biennale Internazionale di Grafica è segnalato fra i 24 artisti le cui opere verranno trasferite ed esposte a St. Carles de la Rapita, città spagnola gemellata con Francavilla al Mare.
Nel 2010 la Fondazione Edoardo Tiboni gli affida l’incarico di allestire nel Mediamuseum di Pescara una mostra per la celebrazione del “Centenario della nascita di Ennio Flaiano”. Le opere di questa mostra donate alla Fondazione sono state collocate in permanenza in una sala che il Mediamuseum ha dedicato all’artista.
L’anno seguente hanno inizio i rapporti con la Fondazione Pescarabruzzo, mirati alla realizzazione a Pescara di un Museo dell’incisione e stampa calcografica, all’interno del quale dare anche collocazione ad un laboratorio grafico con relativi corsi per l’insegnamento dell’arte incisoria in acquaforte. Questi rapporti si concretizzano con la sottoscrizione di un regolare atto di donazione del 30 gennaio 2012 e successivo addentum del 26 settembre 2012 relativi alla donazione di tutto il corpus delle opere realizzate dell’artista, costituito da n° 471 lastre incise, dalle relative stampe, e da tutta l’attrezzatura dell’officina grafica onde realizzare il previsto laboratorio per lo svolgimento dei corsi di incisione all’acquaforte alla cui docenza viene richiesto l’impegno dello stesso artista. Nello stesso atto fra gli impegni della Fondazione Pescarabruzzo viene, fra l’altro, prevista la pubblicazione di un volume monografico dedicato all’opera grafica dell’artista dal 1975 al 2012.
Nell’anno 2012, in occasione della cerimonia per la nomina di Penne a “Borgo più bello d’Italia” viene realizzata la mostra “C’era una volta Penne” con 19 lastre incise per l’occasione, con immagini di vecchie foto d’epoca tradotte in acquaforte. Tutto il corpus della mostra è stato donato al Comune per essere collocate mediante delibera n° 93 del 9 agosto 2012 nel Museo Arte Contemporanea di Penne.
Nel Maggio del 2013 in occasione della celebrazione del 150°Anniversario della nascita di G. D’Annunzio, su iniziativa della Fondazione Pescarabruzzo viene allestita, nello spazio espositivo della Maison des Arts di Pescara, una Mostra di 40 incisioni a tema dannunziano fra le quali 11 Figurine dedicate alle 11 Novelle del libro “Terra Vergine” opera giovanile di D’Annunzio ridato alle stampe dall’Editore Ianieri di Pescara con le illustrazioni delle 11 Novelle eseguite dall’Artista dopo 131 anni dal rifiuto di F.P. Michetti. La prima presentazione ufficiale del libro con relativa esposizione delle Figurine viene fatta il mese dopo nelle Sale dell’Aurum di Pescara La stessa mostra nel mese di Agosto viene trasferita a Casoli ed esposta nelle Sale del “ Cenacolo dannunziano” del Castello Ducale inaugurate per l’occasione . Per tutto il 2013 e parte 2014 seguiranno altre cerimonie per la presentazione di “Terra Vergine” con i Comuni di Penne, Montesilvano, Popoli.. Intanto nel 2014 , con la esecuzione di oltre 60 illustrazione ha inizio la collaborazione per la pubblicazione e presentazione del libro “ La bella Pescara” Guida Turistica della Città, scritta da Camillo Chiarieri edito da Menabò di Ortona. Il volume viene presentato il 6 luglio nella Sala Consiliare della Provincia con l’ntervento del Governatore D’Alfonso, seguite da altre fra le quali una al Museo Cascella.
Collabora col Centro Nazionale di Studi Dannunziani per la illustrazione della rivista “Oggi e Domani”. Alla sua attività si sono interessati molti critici ed esponenti della cultura tra cui: A. Alessandri, Licinio Boarini, Giovanni Benedicenti , Luciano Bertacchini, Giuseppe Centorame Annamaria Cirillo, Federica D’Amato, Mauro Donini, Emilio Fontana, Ennio Giannessi, Andrea Lombardinilo, Paolo Manaresi Otello Mario Martinelli, Renato Minore, Francesco Rizzetto, Giuseppe Rosato, AleardoRubini ,Giorgio Ruggeri, Umberto Russo, Mario Storari, Franco Solmi, Leo Strozzieri, ValterTerraroli, Oriano Tassinari Clò.